giovedì 20 maggio 2010

Paese che non ha più campanelli....

Roma è sempre stupenda, in qualunque stagione. E' una città dove si respira vita, VITA PURA. Non so come spiegarmi meglio di così. Sabato e domenica scorsa io e K. siamo andati a trovare degli amici che ci vivono e se sabato abbiamo subìto il diluvio universale (scarpe che facevano ciaf ciaf nelle pozze, per capirsi) domenica ci ha svegliato uno spiraglio di sole...quello vero, che non vedevano da giorni e giorni...ci siamo precipitati fuori e abbiamo fatto una bellissima passeggiata fra le stradine del ghetto ebraico, avendo due autoctoni come ciceroni, Silvano e Barbara, che ci hanno fatto scoprire tanti angolini nascosti e proprio per questo preziosissimi....eccovene alcuni scorci.


Che bello vagare senza meta fra i vicoli, con il sole che ti riscalda, la brezzolina primaverile che ti accarezza mentre ti fermi a fotografare un gattone che ti si struscia alle gambe....



Poi ci siamo fermati in una pasticceria ebraica che c'è nell'antico ghetto, dove vendevano i bruscolini (in gergo romano dicesi dei semini di zucca) e un dolce chiamato "pizza ebraica" a base di canditi, uvetta, pistacchi e mandorle...il tutto dalla consistenza croccante...una delizia!


Mentre chiacchieravamo fra di noi ogni tanto si sentivano i boati dei tifosi provenire dai bar nei dintorni e ad ogni "NOOOOooooo!!!" ci sentivamo un po' più sollevati...se la Roma avesse vinto la partita (e l'Inter perso) la squadra giallo-rossa avrebbe vinto lo scudetto e noi non saremmo potuti partire per tornare a Firenze la sera!

Poi uno stop alla Feltrinelli di Largo Argentina dove ho comprato il libro della blogger Wonderland (http://www.machedavvero.blogspot.com/) che consiglio a tutti coloro che vogliano scoprire la maternità attraverso l'esperienza di una ragazza ironica e intelligente. Mi piace comprare libri ovunque vada (scrivo sempre in prima pagina la data e il luogo di acquisto) è come se mi portassi via un po' dell'atmosfera del luogo visitato attraverso il libro, come un soffio che poi posso "annusare" ogni volta che ne sfoglio le pagine....

...certo è una pratica un po' rischiosa a volte. Infatti, arrivata a casa la sera stessa ho iniziato a leggere il libro appena comprato e ho continuato fino a notte fonda (sai quando non riesci a smettere di leggere?) ma arrivata a pagina 72 scopro che la pagina seguente non è la 73 ma...la 96!!!! Insomma...mi mancano diverse pagine per un errore di impaginazione e sono stata a telefono con la Feltrinelli di Roma fino a oggi per riuscire a farmi sostituire il libro con un altro qui alla Feltrinelli di Firenze....certo che sfiga, eh?

Grazie ai miei amici romani e alle mie cuginette per averci fatto compagnia, è stato un bellissimo fine settimana!

Che bello poi capitare proprio per il compleanno della mia amica Enrica, che si unisce al club delle trentunenni! La torta fragole e panna era dolcissima....



2 commenti:

Patrick Bateman ha detto...

Il bello di Roma è che trovi sempre qualcosa di nuovo da scoprire.
Poi be', ha i suoi difetti (per esempio appena esci un po' dal cuore turistico della città sono cazzi amari per spostarsi, la macchina è purtroppo indispensabile) ed è molto meno metropolitana di quanto sembri, nonostante sia capitale d'Italia e spaventosamente estesa.

Sei andata a prendere un caffè a S.Eustachio? :)

Eric

Sara ha detto...

Ciao Eric,

hai proprio ragione!! Lo sai che siamo passati anche dal caffè S.Eustachio e ci è toccato cercare un altro bar perchè c'era troppa fila (per bere un caffè!!!)?? Incredibile...dev'essere buonissimo! Lo proveremo la prossima volta. ^_^