martedì 21 dicembre 2010

L'avvento...a Tokyo!

Come sapete mi sono trasferita in Giappone da poco e mi sto impegnando affinche' possa riabituarmi alla vita secondo la cultura e le abitudini dei giapponesi. Proprio per questo quest'anno ho snobbato l'albero di Natale, non perche' non mi piaccia, anzi, ho sempre amato allestirlo insieme ai miei fratelli, ma quest'anno, vuoi per questa mia intenzione a non esagerare con le manifestazioni di "italianita'" nella mia nuova casa, vuoi per la mancanza di persone con cui condividere la passione per l'alberello (mio marito non ha mai apprezzato...presto capirete anche perche'..) l'albero di Natale non e' stato nemmeno acquistato.

Volendo fortemente seguire le tradizioni nipponiche fin da subito, complici le mie nuove amichette Kazu e Yukina, mi sono messa a studiare le tecniche di preparazione del famigerato 年賀状 (nengajou). Cos'e' il nengajou? Non potete nemmeno sperare di viverci in questo Paese senza saperlo, poiche' si tratta di un'usanza comune a tutti coloro che fanno parte della societa' (vd. miei post precedenti, gli 社会人 (shakaijin, coloro che fanno parte della societa' lavorativa giapponese e che come tali hanno diritti ma soprattutto doveri!Uno di questi e' la preparazione dei nengajou).

Il nengajou e' la cartolina augurale per il Capodanno, che spazia dalla semplicissima cartolina bianca con due frasi per augurare un felice anno nuovo fino ad arrivare a vere e proprie opere d'arte, con collage di 和紙 (washi, la carta di riso giapponese) e scaglie d'oro, con delicati 俳句 (haiku, breve poesia giapponese) disegnati con maestria ed accuratamente firmati con il proprio 印鑑 (inkan, timbro personale che funge da firma ufficiale, usato da tutti i giapponesi nelle occasioni burocratiche). Insomma..ci ho sempre letteralmente lasciato gli occhi su queste meraviglie della cultura nipponica...e non ho potuto fare a meno di prepararne a mia volta, cercando di dargli un tocco della mia personalita'.

Innanzi tutto sono andata ad ispirarmi nel tempio del nengajou: il negozio ITOYA di Ginza, 8 piani di articoli di cancelleria, per me il paradiso. Vi prego di dare un' occhiata al sito per rendervi conto delle meraviglie che possono essere acquistate qui: http://www.ito-ya.co.jp

Dopo aver apprezzato le creazioni esposte da Itoya ho comprato delle bellissime etichette colorate e sfavillanti di vario tipo, dalla carta giapponese a quelle con beneauguranti ideogrammi antichi, poi un paio di timbri con ideogrammi, l'immancabile 筆ペン (fudepen, la penna che imita la scrittura del fude, il pennello per l'esercizio di calligrafia giapponese) e tanta, tanta carta giapponese.

In Giappone si segue il calendario degli eto cinesi, per il quale ogni anno e' caratterizzato da un animale, con cicli di dodici anni ciascuno e quest'anno e' la volta del CONIGLIO, per cui i nengajou del 2011 vedranno protagonista il simpatico e prolifico animaletto! Io ho preferito evitare di comprare timbri con i conigli perche' gia' l'anno prossimo non potro' piu' ultilizzarlo (potro' farlo solo tra 12 anni!E visto che i timbri sono piuttosto cari..beh...lasciamo perdere gli eto!).

Rientrata dai miei acquisti mi sono messa all'opera e questo e' lo scenario quando mi coglie l'ispirazione:





Un bel caos, non c'e' che dire...e in tutto questo la mia micia mi "aiutava" giocando con la preziosa carta washi strappandomela tutta! Menomale che poi l'ho messa in salvo...

Le persone a cui augurare un felice 2011 erano numerose quest'anno...per cui ci ho davvero fatto notte su questo kotatsu (tavolino giapponese basso con stufa incorporata)!!Menomale che e' riscaldato e non ho patito freddo (vd. post precedenti)...

Ed ecco il risultato delle mie fatiche, non ancora all'altezza delle mie aspettative ma prometto che l'anno prossimo faro' di meglio, soprattutto perche' ho intenzione di frequentare un corso di SHUJI (calligrafia tradizionale):













 Poi le cartoline sono state spedite e nei prossimi giorni arriveranno a destinazione..in Italia appena riusciranno (chissa' quando..) in Giappone regolarmente il 1 Gennaio, dato che quando si va alle poste basta segnalare che si tratta di nenga e le cartoline saranno accuratamente recapitate a partire dal nuovo anno (guai a ricevere il nenga il 31...perche' in giapponese c'e' una formula di "Buon anno" valida fino al 31 Dicembre ed una che puo' essere usata solo dal 1 Gennaio...quindi...occhio!)

Tornando al nostro albero di Natale, qui in Giappone esso non e' altro che il simbolo del Natale occidentale, anzi del X'mas (il Natale americano con tanto di turkey e X'mas cake !!!) percio' qui Natale e' sinonimo di acquisti per chi e' sufficientemente trendy (e ha tanti soldi da spendere per un tacchino alla modica cifra di 70 Euro!!) per permettersi di fare l'"ammerigano"...non so se mi spiego.

Di solito i giovani amano festeggiare il Natale in dolce compagnia. Qui in Giappone la vigilia sembra il nostro 14 Febbraio: hotel overbooked, ristoranti alla moda prenotati da mesi, vendite di diamanti come fosse pane...perche' a Natale si sta con la dolce meta', si cena al lume di candela e il dopo cena e'...scoppiettante come fuochi d'artificio! Quindi immaginatevi che senso possa avere il mio alberello italiano in tutto questo...

Si', certo, HO-HO!! c'e' il buon Santa Claus (qui lo chiamano Santa-san) che porta doni ai bambini, ma e' una tradizione americanissima che solo i bambini con genitori davvero trendy seguono...quelli poco "di tendenza" aspettano お正月 (O-shougatsu, il Capodanno giapponese) quando con tutta la famiglia mangeranno おせち料理 O-Sechi Ryouri (piccole prelibatezze della cucina tradizionale servite in bocconcini all'interno di bellissime scatoline di lacca rosse o nere (prometto tante foto quando tornero' da Osaka, citta' natale di mio marito, dove suo padre, di professione cuoco, ci preparera' O-Sechi con le sue mani esperte!).

Durante la lenta degustazione dell'O-Sechi Ryouri si guarda il tradizionale programma televisivo di Capodanno, dove due gruppi di personaggi famosi (le donne  caratterizzate dal rosso e gli uomini che invece sono bianchi) si contendono il premio finale a suon di karaoke! Allo scoccare della mezzanotte si brinda allegramente e i piu' temerari si recano a fare お参り、O-Mairi (la prima visita dell'anno al tempio Shinto)...ma spesso la grande abbuffata e il freddo rendono i commensali dei meri invertebrati incapaci di uscire dal suddetto kotatsu.... 

Questo e' quanto, a grandi linee...ma come promesso vi raccontero' del Capodanno giapponese quando avro' raccolto prove visive da condividere con voi!!

Quindi, amici, che il vostro sia un dolce Natale...e' tutto dal Sol Levante!