sabato 29 gennaio 2011

Cosa succede in citta'?

Quando sono arrivata in Giappone, lo scorso 7 Ottobre, mi sono buttata a capofitto nella ricerca della casa e una volta trovata mi sono fatta in quattro per scovare i mobili e gli oggetti per l'arredamento del nuovo "rifugio"...tutto questo ha richiesto circa un mesetto e a quel punto mi sono chiesta seriamente se mancava qualcosa...ebbene, si, mancava un'occupazione. Cosa sarei venuta a fare in Giappone se non a LAVORARE? Il 4 Novembre ho sostenuto il primo colloquio, andato a buon fine, la ditta in questione importa vini da tutto il mondo ed e' una fra le societa' piu' importanti nel campo dell'enologia in Giappone. Azienda giapponese, impiegati giapponesi... atmosfera... giapponesissima, tant'e' che mi hanno chiamato altre due volte (!!!) per chiarire ulteriori dettagli del mio lavoro (e qui mi chiedo....ma decidere tutto in una sola volta senza farmi andare in capo al mondo - 50 minuti di treno e 10 euro circa di spesa -?). Avrei potuto gia' decidere infatti la proposta non e' male ma alcuni ex colleghi mi mettono in guardia: "Attenta...farai ore e ore di straordinari e inoltre ti tocchera' andare in ufficio anche il sabato se necessario! In piu' se durante la settimana c'e' una festa nazionale per recuperare il capo ti fara' andare a lavorare il sabato di sicuro"...Insomma,,,non ero proprio entusiasta all'idea e quindi tergiverso, del resto sto aspettando il visto e la ditta deve aspettarmi se mi vuole. Sembra che non abbiano premura e mi concedono l'attesa. 

Poi arriva Dicembre e mi ricordo magicamente che devo richiedere il visto per stare in Giappone o il 5 Gennaio devo fare ritorno in Italia (il visto turistico vale solo 90 giorni)! Corro all'immigrazione e la simpatica signorina mi fa presente che un mese non e' sufficiente per ottenere il visto...quindi le possibilita' sono due: o torno in Italia e faccio applicazione per il rientro tramite l'ambasciata (a Roma!) oppure esco una volta dal Giappone e al rientro ri-ottengo tre mesi di visto turistico, tempo che mi permette di fare l'applicazione per il ricongiungimento familiare (in inglese spouse visa, in giapponese 在留証明書 zairyuushoumeisho come 配偶者 haiguusha). Mi mangio le mani perche' mi sarebbe bastato andare SUBITO all'immigrazione una volta arrivata in Giappone ma tant'e'...l'11 Dicembre io e K. ci concediamo una vacanza e andiamo a Taipei...uniamo l'utile al dilettevole quindi. Tre giorni sono sufficienti per visitare questa citta' ultra moderna ma anche ricca di espresioni tradizionali e particolarmente colorata e calda (a meta' Dicembre all'ora di pranzo c'erano 30 gradi). Eccovi alcune immagini per darvi un assaggio della capitale di Taiwan.














Poi e' arrivato Natale (passato in sordina, come vi raccontavo nei post precedenti) e il Capodanno, trascorso allegramente a Osaka, come sapete.

Il 2011 e' iniziato nel migliore dei modi infatti ho abbandonato la mia proverbiale pigrizia(alcuni dicono che sia colpa della mia Luna in Bilancia..chissa'..) e mi sono iscritta alla piscina vicino a casa (ci si arriva in 2 minuti!!) dove ho nuotato e frequentato il corso di Aqua Shape (la nostra acquagym, insomma) e vi confesso che e' una bella piscina, estremamente pulita, personale ultra gentile, mille comfort (armadietti personali, sauna, onsen, idromassaggio, grosse specchiere, asciugacapelli di alta qualita', poltrone massaggiatrici, shampoo e docciaschiuma, docce con acqua calda regolabile) il tutto a prezzi onestissimi!!! Povera Italia...se penso a quello che ci offre la Piscina di Scandicci alla stessa cifra....certo, puoi andare in piscine piu' belle a Firenze (vedi Klab) ma a che prezzi? Assurdi. Quindi sono davvero felice di questa comodita' vicino a casa, ci vado un giorno si' e uno no ora che sono ancora disoccupata! Una piccola curiosita': io sono piena di piercing alle orecchie (in tutto 7 fori) e porto sempre un braccialetto d'argento, regalo "galiciano" di K. di qualche tempo fa, e quando mi sono tuffata in piscina il primo giorno ho visto il bagnino correre verso di me tutto allarmato...mi sono quindi avvicinata al bordo  e ho capito il motivo di tanta apprensione: in Giappone in piscina non si puo' entrare con oggetti metallici addosso! Eppure l'argento non stinge mica...mah, ora mi tocca levarmi tutta la "ferraglia" come dice il mio babbo e non e' per niente simpatico! Menomale che sono riuscita a nascondere sotto la cuffia almeno l'ultimo piercing in cima all'orecchio (che ci vuole un'ora a rimettermelo)!!

In questi giorni poi ci sono state delle novita' in campo lavorativo. Pare che tutte le aziende si siano svegliate dal torpore pre-natalizio e sono arrivate nuove richieste di colloquio...tra le proposte dei giorni passati ho trovato una valida offerta e...udite, udite...il 7 Febbraio inizio a lavorare! Si tratta di un importatore franco-nipponico che ha l'esclusiva su prodotti eno-gastronomici provenienti solo dall'Italia, quindi e' uno specialista di merce italiana e si tratta di prodotti di nicchia, difficilmente reperibili anche in Italia. Io faro' parte del New Business Development Division (新規開拓) e mi uniro' ad un team di altre due persone.

L'euforia si mescola alla paura di affrontare una situazione completamente nuova e sconosciuta per me...ma sono certa che ci sara' anche da divertirsi...e' una sfida proprio niente male! Vi aggiornero' nelle prossime settimane, cosi' vi raccontero' le prime impressioni nella mia nuova ditta.

venerdì 7 gennaio 2011

Un Capodanno nel Kansai, tra takoyaki e risate in famiglia

Ed e' iniziato anche il 2011, anno fantomatico e futuristico...l'anno che scrivevo da bambina su un foglio bianco immaginandomi il mio misterioso futuro: eccolo qua! Chi l'avrebbe mai detto che sarei stata in una stanza di Tokyo tutta bianca, temperatura +15 gradi, avrei bevuto un mediocre caffe' d'orzo e scritto la mia pagina di blog aspettando l'orario giusto per iniziare a fare una torta (la prima torta di Tokyo..ma questo e' ancora futuro!Ve ne racconto nel prossimo post?)

Quindi, il 2011 e' iniziato in maniera estremamente fredda, anche se il cielo e' di un azzurro davvero terso e pulito, un vento polare soffia per le strade mentre io arranco sulla mia bicicletta, ovviamente controvento, cercando di evitare gli sguardi divertiti dei passanti non muniti di bici che ammirano il mio berretto il quale vola via e mi costringe a tornare indietro..non senza fatica. Per andare dove poi?

All'ufficio anagrafe del mio quartiere...ma vaff...





A Osaka il tempo e' stato pessimo, pioggia e neve tutti i giorni, ma cio' non ci ha impedito di visitare i posti del cuore...quelli che quando vai via da una citta' ti restano nel cuore, appunto, e che contribuiscono a costruire quel paradiso edulcorato ed idilliaco che si chiama "memoria". Siamo stati a Dotonbori e Amemura, nel mio ristorante di ramen preferito (si chiama Kamukura, per chi volesse saperlo, ogni volta che lo assaggio piango di felicita' -ma anche per la temperatura semplicemente ustionante-), abbiamo gustato ancora una volta il favoloso takoyaki di Sennichimae e svernato nella mia libreria preferita di Shinsaibashi, Junkudo (che a mio avviso e' davvero la piu' bella del Giappone, almeno fin'ora..). 















Non posso non ricordare della piacevole giornata a Kyoto, anche se il cielo plumbeo non ha certo aiutato nell'immortalare le meraviglie di questa citta'...ho foto migliori dell'antica capitale...




Nel quartiere di Demachi-yanagi e' nata la letteratura mondiale. Qui, circa 10 secoli fa, la figlia di un benestante monaco buddista crebbe e ricevette un'inusuale educazione (di quelle che spettavano ai giovani maschi) ma l'unica figlia del suddetto monaco pare che fosse particolarmente intelligente e propensa allo studio degli antichi sutra cinesi, tant'e' che durante la sua lunga vita (e' morta a circa 70 anni...che all'epoca era una rarita') ha prodotto i suoi due capolavori: il Genji Monogatari (Storia di Genji, Il Principe Splendente) e il Murasaki Shikibu Nikki (omonimo diario). Lei era Murasaki Shikibu, colei che ha messo per iscritto la lingua delle donne, il kana, all'epoca bisfrattato come linguaggio non degno della piu' alta letteratura, fino ad allora limitata al solo cinese (quindi solo kanji). Come forse saprete oggi in Giappone si usano i kanji (ideogrammi), ma anche l'hiragana, la lingua dai tratti semplificati...e se esiste lo dobbiamo anche a Murasaki Shikibu...grazie per averci parzialmente liberato  dai complicati ideogrammi cinesi!!







Il tempio dove visse Lady Murasaki si chiama Rozanji (廬山寺)ed e' consigliabile visitarlo in tarda primavera, quando il fiore di sumire (violetta) sboccia in tutto il cortile zen...che dev'essere davvero uno splendore.

A Kyoto non mi sono fatta mancare un po' di sano shopping. Da circa 10 anni sono fedele cliente del marchio Mamy Sango http://www.mamysango.co.jp/catalog/s_kyo/index.html e a Kyoto trovo sempre le ultime novita'...si tratta di balsami per le labbra arricchiti con vari olii essenziali, profumi giapponesi in balsamo da spalmare dietro alle orecchie e sui polsi al te' verde', all'osmanto(!!!), ai fiori di ciliegio, alla lavanda, ecc...), vendono anche creme per il viso (allo yuzu, un agrume giapponese)e dei lucidalabbra con scaglie d'oro e argento (!!!). Insomma...da impazzirci. Per chi vive in Giappone e' possibile acquistarne on-line.


E, ovviamente, ho passato le mie serate con l'allegra famiglia di K., abbiamo parlato a lungo, gustato le specialita' di Capodanno preparate dal babbo di K. (che di professione fa il cuoco) tra cui dei grossi molluschi pepati e cucinati ancora vivi (!!!) e bevuto fiumi di birra e ...umeshuu (liquore di prugne) fatto in casa dalla mamma di K.!! Cosi' dolcemente buono e alcolico da ubriacarsi senza rendersene conto (ehh..sono 40 gradi!). Ecco perche' ad una certa del 31 Dicembre sono stata vista ballare al ritmo di Chiquitita e Armando degli Abba con Sumichan (mamma di K.), sfegatata fan del mitico gruppo svedese sin dal lontano 1974...tanto che conserva decine e decine di vinili (bellissimi).


Tara no tamago (uova di merluzzo)


O-konomi-yaki


Wagashi  e O-mochi (dolci a base di pasta di riso e zucchero)


La scelta del vinile...notare un vecchio LP di Lionel Richie nelle mie mani.


J. (fratello di K.) e Kirachan

Ennesimo kanpai! (Mi avevano gia' persa...era troppo buono umeshuu!)

Anche K. era abbastanza "andato"...a dir la verita'.


O-zouni (zuppa a base di pasta di riso filante): e' beneaugurante.


O-sushi fatto dal babbo di K.!


O-Sechi-Ryouri


O-Sechi-Ryouri


Awabi...erano vivi e..si muovevano mentre il babbo di K. li metteva in padella...
Allo scoccare della mezzanotte (ossia al rintocco della campana del tempio, joya no kane) abbiamo brindato e mangiato il toshikoshi soba, della soba (una specie di spaghetti di grano saraceno) che porta fortuna se mangiata alla mezzanotte del 1 Gennaio...e' sinonimo di lunga vita!



Toshi-koshi soba

 

La mattina dopo abbiamo mangiato altri piatti tradizionali e siamo andati al santuario Shintoista (il Namba Jinja), dove abbiamo fatto la fila per pregare...poi abbiamo fatto anche omikuji ossia abbiamo consultato l'oracolo che pare non sia niente male per me quest'anno...la direzione e' il Nord (?) il lavoro arrivera' ma non sara' quello che mi aspetto e devo assolutamente evitare i traslochi. Inoltre pare che tornera' una persona dal passato...e sara' una persona chiave per me nel 2011 (vedremo..).Questo e' l'anno del coniglio quindi...buon coniglio a tutti!!!



O-mikuji (oracolo del santuario)



Si sorteggia il numero e se ne ottiene l'oracolo relativo !




Vi posto alcune immagini di questa breve ma intensa vacanza osakese...con l'augurio che questo nuovo anno dia forma e sostanza ad un po' di quei cataplasmi che giacciono nel nostro archivio mentale sotto la voce di "desideri"...