sabato 5 marzo 2011

Quando l'occidente dorme ancora...

Dopo un bel po' di tempo lontano dal BLOG eccomi di ritorno. E' un periodo davvero pieno di impegni, come non mai. Prima l'arrivo a Tokyo, la sistemazione nella nuova casa, la scoperta del quartiere, le giornate lente e soporifere nell'attesa della sera, del ritorno di K. dal lavoro, il freddo dell'inverno, il profumo del riso appena cotto, la pentola (onabe) che bolle (gutsu gutsu...onomatopeica giapponese per il rumore dell'acqua che bolle, appunto) nel centro della tavola e le verdure che cuociono nell'attesa di essere mangiate, riscaldando anima e corpo....


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e poi finalmente uno scossone, il lavoro che arriva, le giornate che si fanno veloci, senza tregua, colme di impegni..della serie che avrei bisogno di almeno 36 h al giorno per poter fare tutto!

Il mondo del lavoro in Giappone e' del tutto particolare. Entrando a far parte della societa' (come dicono i giapponesi, diventando shakaijin) si acquisisce tutta una serie di diritti, ma direi soprattutto doveri. I diritti potrebbero essere: l'assicurazione dell'azienda, che ti sostiene in caso di malattia, gravidanza e quant'altro, il trasporto, che l'azienda ti ripaga al 100% e....la birra della sera...che diventa un sacrosanto diritto di ciascun hard worker (ハード・ウォーカー) della societa' nipponica in generale, ma soprattutto degli stakanovisti lavoratori della capitale.


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Purtroppo la mia giornata tipo inizia molto presto..sveglia alle 6:30, mi preparo con cura (finalmente ho trovato il mio ritmo e riesco a far colazione con calma, addirittura 10 minuti!!! In Italia era davvero lampo la colazione..in 3 minuti esatti trangugiavo tutto e via, di corsa al lavoro!) dopodiche' inforco la bici e mi dirigo verso la stazione e lascio la bici al parcheggio a pagamento (in Giappone nelle zone piu' abitate, e quindi con maggior numero di biciclette, queste vengono rimosse se parcheggiate in zone non autorizzate!)



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Prendo il treno delle 7:42 insieme ad almeno altri 1500 giapponesi (altri 1500 saliranno sul treno delle 7:45,,,altri 1500 su quello delle 7:48 e cosi' via....fino alle 9:00 quando i passeggeri inizieranno chiaramente a diminuire).

L'esperienza mattutina del treno e' davvero tipica della vita in Giappone. Ordinatamente e silenziosamente i giapponesi entrano nelle carrozze dell'ora di punta, incuranti del fatto che siano gia' strabordanti di persone, continuano ad entrare spingendosi l'un l'altro al fine di poter incastrarsi perfettamente stile TETRIS per riuscire ad arrivare al lavoro in tempo (la puntualita' e' tutto in Giappone, si sa). Con la pioggia e con il sole, nelle torride giornate estive come nelle gelide mattinate d'inverno, i giapponesi corrono alla stazione per prendere il loro treno, chi con l'ombrello in mano, chi con l'ipod nelle orecchie, chi con il cestino del pranzo (obento, vd. foto) preparato con cura la sera prima (come facciamo io e K. da circa un paio di settimane), chi con il romanzo lasciato a meta' il giorno prima....


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Obentou (お弁当)il pranzo al sacco giapponese.


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Non ci crederete, ma c'e' chi riesce a leggere il quotidiano in questa bolgia! Notare che i giapponesi in questo caos riescono sempre a mantenere la calma e nella serenita' piu' zen il vicino ti puo' stritolare un braccio o pestare entrambi i piedi,,,,i giapponesi manterranno gli occhi chiusi, in una serena posa di meditazione.


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Io di solito mi salvo grazie alla musica...e alla carrozza delle donne....esatto, in Giappone, dalle 7:30 alle 9:00 ci sono carrozze speciali per le donne che non vogliono stare "appiccicate" agli uomini sul caotico treno del mattino...visto che potrebbero allungare le mani quindi da qualche tempo hanno pensato bene di adibire un paio di carrozze a convoglio a luogo speciale vietato al sesso maschile. Nonostante all'inizio abbia pensato che questo sistema fosse alquanto retrogrado, in realta' ho iniziato ad apprezzarlo essendo gli uomini giapponesi poco attenti all'igiene personale rispetto alle donne (beh..non tutti ovviamente, ma insomma alcuni,,,) quindi la mia visuale mattutina e' fondamentalmente questa:


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Poi arrivo in ufficio e inizia la mia giornata di lavoro...ormai e' quasi passato un mese dal primo giorno ed inizio a capire molte cose..e' un lavoro divertente e creativo (cosa che mi era mancata fin'ora) ma si lavora molto in gruppo (cosa a cui non sono affatto abituata *___* ) e l'orario di lavoro e' un optional (restare fino alle 20:00 ogni giorno e' purtroppo quasi una regola...anche se molti tornano a casa non prima delle 22:00!!!!) ma dedichero' un post a questa folle incuranza dell'orario di lavoro qui in Giappone...visto che c'e' molto, molto da raccontare!Alla prossima!!


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1 commento:

Valeria Bufalo ha detto...

Che bello Sara..il tuo racconto mi fa proprio venire voglia di venire là!
un abbraccio