venerdì 29 ottobre 2010

Non esitono piu' le mezze stagioni...neanche a Tokyo!





Vi scrivo da Takenotsuka, quartiere Adachi, estremo nord-est di Tokyo. E' una serata fredda e umida e le mie gambe sono incrociate sotto il kotatsu (tavolino basso alla giapponese, al quale e' incorporata una stufa elettrica che non permette la dispersione del calore grazie a un piumone piazzato sotto alla base del tavolo, vd. immagine). Ogni tanto sposto le gambe perche' mi si informicolano....non sono ancora abituata e le mie articolazioni sono ancora molto poco elastiche...spero di diventare piu' molleggiata nei prossimi mesi. Sono arrivata a Tokyo da ormai tre settimane e posso iniziare a tirare un sospiro di sollievo: la grande fatica del trovare casa ed arredarla almeno essenzialmente e' terminata. Sono reduce da giornate lunghe e sfiancanti, da tratte interminabili in furgone a noleggio (con cambio manuale a sinistra!!!!) nel traffico della metropoli giapponese con mobili nel bagagliaio e pranzi al volo un-onigiri-e-via, verso altre tappe, compra lo specchio/cassettone/divano, caricalo in macchina, passa da Hard Off (catena di negozi dell'usato) e svaligialo di tutto cio' che e' adatto ed utile alla nostra casetta bianca.

La nostra casa e' un appartamento all'ottavo piano di un palazzo costruito tre anni fa ed il suo forte e' il parquet di legno bianco che dona alle stanze una luce speciale oltre al bellissimo terrazzo di 30 m2 con vista sullo skyline della citta'. Qualcuno dice che nelle terse giornate d'inverno dal lato Sud-Ovest si veda anche il Fuji-san, ma non ho potuto ancora constatarlo di persona. Di certo quassu' tira un vento incredibile. In queste notti di pioggia e freddo non ho potuto fare a meno di imbacuccarmi timorosa sotto al piumone (italiano, grazie Hillebrand!) sperando che il vento non buttasse giu' l'edificio ma e' ancora presto per dire di averla scampata: il tifone n. 14 e' previsto a Tokyo il 31 Ottobre, un Halloween davvero sconvolgente quest'anno, non c'e' che dire!

Dal punto di vista del mio umore, beh, e' presto per dire che mi sono ambientata. Stavolta e' piu' dura di ogni altra, stento a crederci. Sono italiana dentro alle ossa e anche oltre, tutto cio' che era perfettamente assodato 5 anni fa ora non lo e' piu' e mi scopro piu' volte a piegare la testa di lato con espressione interrogativa (almeno certe espressioni inizio ad assumerle!) all'ennesimo programma iper-demenziale della TV giapponese o notando che nessuno osa guardare negli occhi un estraneo,,,santo cielo, e' cosi' disumano a volte questo Paese!! In certi momenti avrei proprio bisogno di calore umano...ed e' proprio in questi momenti che il PC fa le bizze e decide di andare in pensione, Si', proprio cosi', mentre sono sola e abbandonata anche da K che se ne va a lavoro la mattina il nostro maledettissimo computer non funziona piu'. Davvero, davvero desolazione. Pessimismo e fastidio. Menomale che un pacco dall'Italia arrivato con ritardo causa ispezioni doganali (eccheccazz) contenente un CD che permettera' la formattazione del quasi defunto laptop ha stravolto i malefici piani del Grande Demone Celeste. Domani forse riavro' il mio PC...oppure metteremo mano al portafogli e ne compreremo uno nuovo,,,ma speriamo non sia necessario, Dio solo sa quando trovero' un lavoro e preferisco risparmiare e tenere i miei beni sotto al materasso, unsisammai.....

Vorrei postare un bel po' di fotine della casina nuova ma una pigrizia immonda me lo impedisce, e pensare che questo fine settimana volevo portare a spasso la Canon per parchi e giardini alla ricerca dell'amato kouyou (il rito autunnale della contemplazione delle sfumature delle foglie degli alberi, in particolare l'acero giapponese e il gingko biloba, che virano dal giallo al rosso intenso) ma visto che passa il tifone n.14 sara' meglio starsene al calduccino qui al kotatsu, leggendo un libro, sorseggiando una buona cioccolata calda (ancora grazie Hillebrand!).

DaTokyo e' tutto per il momento, c'e' molto, molto altro da dire ma...ogni cosa con pazienza. Dovro' averne tanta nei prossimi mesi. Tanta pazienza ZEN. Oooohm.

lunedì 4 ottobre 2010

Arrivederci amore, ciao. Seconda ed ultima parte



Ormai temo di necessitare di grandi dosi di valeriana per mantenere la calma,,,per dormire più di 7 ore di fila (cosa mi succede?) per ricordare dove ho messo gli occhiali (sì, sì...erano inforcate sulla testa, la mia) oppure per riuscire a stare in conversazione senza interrompere continuamente per dire: "Oddio...te l'ho già detto che ieri..." sì, gliel'avevo già detto. Almeno 3 volte. Non è senilità, è stato iper-ansioso da pre-partenza.


Comunque, vi avevo già scritto che parto per Tokyo per starci a tempo indeterminato? Sì?? Bene. Allora non vi avrò scritto che molte cose che lascio in Italia mi mancheranno in modo spaventoso...ah, sì? Già detto, eh? Ok....

Riprendendo dalla prima puntata (vedi post precedente) vorrei elencarvi ciò di cui sentirò più la mancanza una volta resami conto di risiedere nella grande capitale del Giappone.


Al punto tre non posso non menzionare il nostro fragrante, profumato, strepitoso pane italiano. Come farò senza sentire nell'aria quell'odore che per me è senza dubbio IL PROFUMO più buono sulla terra? Sì, parlo del profumo di pane appena sfornato...che è qualcosa di assolutamente godurioso. Caro pane italiano...ti sognerò notte e dì...ma il mio culo sarà felice di sedersi su sedie di legno nipponico..quando mi recherò a mangiare ottime verdure cotte al vapore, sani brodini di pesce, piccole ciotole di riso bianco(comunque profumato)...un po' di dieta non guasta!! Ah, saluto anche l'amica pizza (quell'alimento di cui sto ingozzandomi da almeno...ehm....30 gorni)...vedrai...troverò tue sorelle anche a Tokyo..non è poi così difficile...basta pagare almeno 20 euro per una margherita (nelle pizzerie vere, ne!)



  
Case del popolo e cinemini annessi, biblioteche, sagre di paese,,,,sarete nel mio cuore, questa è l'Italia che mi piace. (AAAAAHHHH...Biblioteca di Scandicci...I NEED YOU).


foto



Eccoci ai saluti meteorologici: aria secca dell'Italia, aria fresca del mattino estivo, giornate lunghe...quando la luce persiste fino alle 9 di sera, mi mancherete quando i miei riccioli diventeranno una massa indistinta e crespa, quando uscendo di casa alle 8:00 il 7 Luglio suderò come un cammello nel deserto....


Campane italiane...quanto vi adoro? Amo starmene alla finestra la domenica nelle belle giornate di sole, quando nell'aria si sente odore di carne alla brace ed il suono si diffonde sui tetti rossi...





Frutta, dolce, saporita, economica dell'Italia! Quanto vi rimpiangerò quando la sera comprerò due arance per 4 euro....


Mio terra-tetto italiano....sospirerò tanto pensando a te, soprattutto quando dovrò ascoltare la musica solo in cuffia per non arrecare disturbo al nipponico vicinato (ehm...a me la musica piace davvero, davvero "a palla").


E tanto tanto altro ancora a cui dover dire..."ciao"...ma il tempo stringe e...già! Ve l'avevo detto che il 6 Ottobre parto per Tokyo?